La visita

Keir Starmer a Roma da Meloni per "studiare" il dossier migranti: "Vogliamo lavorare insieme"

Per il premier laburista focus sull'Accordo Italia-Albania per accogliere i richiedenti asilo e sulla lotta ai trafficanti. In alternativa al Piano Ruanda, creato un comando d'élite di polizia. Meloni: "Siamo d'accordo sull'esplorare soluzioni nuove"

Protrattosi di circa 30 minuti più del previsto, l'incontro a Roma tra il premier britannico Keir Starmer e la premier Giorgia Meloni è stato un vero e proprio faccia a faccia senza collaboratori, seguito da una passeggiata nel parco di villa Pamphili, luogo del meeting. Poi il pranzo di lavoro prima della conferenza stampa congiunta.

 

Meloni: “Solida collaborazione, sui migranti siamo d'accordo per esplorare soluzioni nuove”

Conferenza stampa durante le quale la premier italiana ha ribadito che Italia e Regno Unito sono “d'accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove” per la gestione dei migranti, “abbiamo parlato del protocollo Italia-Albania su cui il governo britannico ha molta attenzione, abbiamo offerto elementi per comprendere meglio questo meccanismo”. In particolare, sul patto con Tirana, la presidente del Consiglio ha ricordato che “stiamo lavorando a questo progetto con estrema serietà, richiederà ancora qualche settimana perché sia perfetto, avrei preferito che iniziasse prima ma abbiamo gli occhi del mondo puntati su questa iniziativa, se serve qualche giorno in più non mi dispiace”. Giorgia Meloni ha poi aggiunto: “Il modello che il governo italiano ha immaginato, di centri per processare le richieste di asilo sotto giurisdizione italiana ed europea in un Paese straniero, non era stato sperimentato: se funziona e io credo funzioni, tutti capiscono che c'è una chiave di volta anche per l'elemento di deterrenza ad affidarsi ai criminali”. 

La premier, dicendosi “contenta di accogliere a Roma per la prima volta il primo ministro Starmer”, ha precisato che “la visita conferma una collaborazione estremamente solida, i nostri governi lavorano fianco a fianco per cercare risposte strutturate di lungo periodo alle sfide del nostro tempo”. Parlando in particolare di Italia e Gran Bretagna come “pilastri fondamentali” nell'Alleanza transatlantica, Giorgia Meloni chiarisce che “il rafforzamento della nostra relazione strategica può essere decisivo” in questo senso. “Siamo d'accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo molto più gli sforzi di sicurezza, di cooperazione tra forze di polizia e servizi di intelligence, puntando al cuore di questo traffico: follow the money, come avrebbero detto due grandi giudici antimafia Falcone e Borsellino”.

Da parte sua, il premier britannico ha ringraziato la premier “per la tua forte leadership, in particolare sull'Ucraina” ha ricordato Starmer a Meloni in conferenza stampa e, sul dossier ucraino, “lavoreremo insieme fianco a fianco per tutto il tempo necessario”. Starmer ha confermato 485 milioni di sterline di investimenti nella difesa del Regno Unito, nella crescita pulita e nell'innovazione da parte di due aziende italiane, Leonardo e Marcegaglia.

Starmer nel Centro di coordinamento immigrazione, Piantedosi: "Interesse per il modello-Italia"

16/09/2024
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Stamane nel Centro di coordinamento per l'immigrazione con Piantedosi

“Avrò un incontro bilaterale con il premier italiano nel pomeriggio, ma abbiamo già un intento comune di lavorare insieme contro questo vile commercio di spingere le persone oltre i confini”, aveva detto il premier di Londra, come riporta il Guardian, nella sua visita al centro di coordinamento per l'immigrazione a Roma, visitato con Matteo Piantedosi. “Qui - ha detto Starmer - ci sono state delle riduzioni piuttosto drastiche. Quindi voglio capire come è successo. Sembra che ciò sia dovuto al lavoro a monte svolto in alcuni dei Paesi da cui provengono le persone. Credo da tempo che impedire alle persone di viaggiare sia uno dei modi migliori per affrontare” il problema.

“I principi che seguiremo in tutto ciò che faremo sono che sia fattibile, conveniente e in linea con il diritto internazionale umanitario. Ma è fondamentale impedire alle persone di intraprendere questi viaggi: abbiamo assistito a troppi decessi sia nel Mediterraneo che nella Manica” ha chiarito il premier britannico, riporta sempre il quotidiano progressista, nella visita al centro di coordinamento interforze per l'immigrazione (con il ministro dell'Interno italiano) alla domanda se fosse preoccupato per l'approccio di Roma all'immigrazione irregolare. “È nostro dovere adottare un approccio internazionale a una sfida internazionale, per impedire che altre vite vengano perse in mare, non solo nella Manica, ma anche nel Mediterraneo” ha aggiunto il leader laburista.

Incontro Meloni-Starmer, l'arrivo del premier britannico a villa Pamphilj per il bilaterale

16/09/2024
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Cambio di premier a Londra, stesso approccio sui migranti

“Basta trucchi. Questo governo affronterà le bande di trafficanti che commerciano oltrefrontiera le vite di uomini, donne e bambini”: stessi riferimenti, parole, concetti e focus, scelti però da chi ha preso il posto di Rishi Sunak a Dowining Street. L’incontro di oggi, il primo ufficiale a Roma, tra la premier Meloni e Keir Starmer merita una sottolineatura: tra le cancellerie di Roma e Londra, nonostante appunto il cambio di governo Oltremanica, sembra mantenersi una certa sintonia di vedute, in termini di politica migratoria. In altre parole, quella stessa comunanza di visioni tra l’ex leader conservatore e la premier italiana, su un tema specifico e delicato come quello dei migranti, prosegue anche con il premier di centrosinistra, che ha promesso importanti e profondi cambiamenti nella società britannica; ma, almeno sulle questioni di sicurezza e di controllo delle frontiere, dà mostra di voler proseguire sulla linea tracciata dal suo predecessore. Eletto a larga maggioranza lo scorso luglio, infatti, Starmer ha promesso di fare della lotta contro l'immigrazione irregolare una delle sue priorità.

 Starmer a Roma, incontro con la premier Meloni 16/9/24
Starmer a Roma, incontro con la premier Meloni 16/9/24 (Ansa)
16/09/2024

Al punto che il cuore della visita di oggi di Starmer a Roma è stato l’accordo per la gestione dei migranti sbarcati in Italia con l’Albania, siglato tra la presidente del Consiglio e il primo ministro di Tirana Edi Rama lo scorso novembre, nell’ottica di dare accoglienza in terra albanese ai richiedenti asilo accolti sulle coste italiane.

Il premier britannico Keir Starmer in visita al Centro di coordinamento per l'immigrazione di Roma

16/09/2024
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“Nell'ambito della visita, Keir Starmer discuterà con il primo ministro Giorgia Meloni del successo del suo Paese nella lotta all'immigrazione irregolare. L'Italia ha registrato un calo del 60% della migrazione irregolare via mare nell'ultimo anno grazie ad una rigorosa applicazione delle norme e alla cooperazione internazionale”, si legge nella nota diffusa ieri sera da Downing Street. Insieme a Starmer c'è anche Martin Hewitt, a capo della task force voluta dal governo laburista per contrastare gli sbarchi illegali sulle coste del Regno Unito in un'iniziativa alternativa al piano Ruanda dell'esecutivo conservatore guidato fino allo scorso luglio da Rishi Sunak, per il trasferimento dei richiedenti asilo nel Paese africano, eliminato da Starmer una volta arrivato a Downing Street ma solo a causa dei costi e dei dubbi sull'efficacia del suo potenziale dissuasivo.

Intanto in patria, mentre il premier di Londra giunge a Roma, alcuni deputati della maggioranza e delle ong, si legge in prima pagina sul Guardian, criticano Starmer per voler “copiare” i “piani sull'immigrazione illegale dell'estrema destra italiana”.

Giorgia Meloni con Keir Starmer
Giorgia Meloni con Keir Starmer (AP)
16/09/2024

La task force per il contrasto agli sbarchi, alternativa al “piano Ruanda”

Il governo britannico ha annunciato la creazione di un comando di polizia d'élite incaricato della sicurezza anti migranti alle frontiere, una delle promesse elettorali del primo ministro Starmer, a poche ore dal nuovo naufragio di migranti nella Manica con otto vittime accertate. Tra le misure promesse c'era infatti la creazione di un “comando d'élite per la sicurezza delle frontiere”, un aumento dei controlli alle frontiere autorizzati dalla legislazione antiterrorismo, nonché nuovi poteri di indagine finanziaria per rintracciare le reti e la criminalità organizzata. Questa nuova struttura “coordinerà il lavoro di tutti i nostri servizi di polizia e di intelligence per svolgere indagini congiunte con i loro omologhi europei, per combattere la criminalità organizzata legata all'immigrazione” indica Downing Street. Ha “più di 30 anni di esperienza nella lotta alla criminalità grave e nella tutela della sicurezza nazionale” sottolinea Downing Street riferendosi a Martin Hewitt, a capo del comando d’élite. Hewitt “ha svolto un ruolo fondamentale nel definire le risposte nazionali alle principali minacce alla sicurezza, tra cui il terrorismo, la criminalità organizzata e l'immigrazione illegale”.