FdI, la convention a Pescara in diretta | Meloni si candida alle Europee: «Sulla scheda scrivete solo “Giorgia», Mandiamo sinistra all’opposizione anche a Bruxelles». La Russa: «Vannacci ha detto una sciocchezza»

di Claudio Bozza e Monica Guerzoni, inviata a Pescara

La premier Meloni chiude la conferenza programmatica FdI a Pescara e annuncia la sua candidatura per Bruxelles in tutte le circoscrizioni. Schlein: «Un’ora di discorso senza affrontare i problemi degli italiani»

FdI, la convention a Pescara in diretta | Meloni si candida alle Europee: «Sulla scheda scrivete solo “Giorgia», Mandiamo sinistra all’opposizione anche a Bruxelles». La Russa: «Vannacci ha detto una sciocchezza»

* Giorgia Meloni ha chiuso oggi la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara e si è candidata capolista in tutte e 5 le circoscrizioni alle Europee.
* Il leader della Lega Salvini, alle prese con la bufera innescata dalle parole sui disabili del generale Vannacci, ha dato forfait. Presente l’altro vicepremier, Tajani di Forza Italia
* Il residente del Senato La Russa, che ha rivelato di aver ricevuto una telefonata di solidarietà da parte del capo dello Stato Mattarella dopo che l’attore e regista Michele Riondino aveva pubblicato su Facebook una vecchia foto a testa in giù del medesimo La Russa, con alle spalle un manifesto di Mussolini

Ore 16:27 - Ma scrivere semplicemente Giorgia darà la preferenza a Giorgia Meloni?

(Adriana Logroscino) L’idea annunciata da Giorgia Meloni dal palco di Pescara è sicuramente suggestiva dal punto di vista comunicativo.

Ma come si realizza dal punto di vista pratico?
Semplice, replicano dal quartier generale meloniano: all’atto del deposito della candidatura della premier, la premier sarà indicata come «Giorgia Meloni detta Giorgia». E così, con quel dirimente «detto Giorgia» il nome comparirà sulle liste elettorali pubblicate in tutti i seggi. Il sistema «detto» è stato già utilizzato, in tante competizioni elettorali, soprattutto da candidati noti con un soprannome o con un diminuitivo del nome. Nel caso di Meloni, quel «detto» si utilizzerà per far valere il solo nome di battesimo come sufficiente.

Funzionerà? Le norme prevedono che la preferenza si esprima indicando il solo cognome oppure il none e il cognome. Tuttavia all’atto dello scrutinio, si tiene conto di come viene indicato un candidato nelle liste.

Inoltre l’indicazione della giurisprudenza è la conservazione del voto: se non ci sono dubbi sulla volontà dell’elettore, la preferenza viene attribuita.

(Qui l’articolo completo )

Ore 14:39 - «Semplicemente Giorgia»: Meloni si candida con una mossa a sorpresa

(Monica Guerzoni, inviata a Pescara) — «Scrivi Giorgia». Semplicemente Giorgia.
La tre-giorni sul lungomare pescarese finisce con un grande sventolio di bandiere azzurre, la presidente del Consiglio che rinuncia al pranzo vista mare perché tormentata dagli otoliti e i dirigenti di Fratelli d’Italia che si interrogano sull’ultima trovata della leader: non sarà un azzardo chiedere agli elettori di scrivere sulla scheda elettorale solo «Giorgia», come lei dal palco ha chiesto al suo popolo e agli italiani tutti? L

’arcano è presto svelato. E l’azzardo appare quel che probabilmente è, un’astuta trovata politica. Basta che sulla scheda ci sia scritto «Giorgia Meloni detta Giorgia» e il gioco è fatto, il rischio annullamento non c’è più.

È il massimo della personalizzazione. La conferma che l’inquilina di Palazzo Chigi correrà in cima alle liste del suo partito in tutte e cinque le circoscrizioni per trainare il partito verso un «grande risultato» e trasformare la sfida delle Europee in un referendum sul governo.

Anche per questo, nonostante i giramenti di testa («sto su un ottovolante») Giorgia Meloni ha alzato i toni e rispolverato tutti gli slogan contro la sinistra i i «comunisti», come un tempo Silvio Berlusconi. Ha attaccato Elly Schlein e Giuseppe Conte, stigmatizzato indirettamente il presidente Mattarella su scuole e Ramadan e punzecchiato Matteo Salvini, che ha «preferito il ponte» alla sua kermesse.

Segno che la premier si sta attrezzando per non scoprire il fianco destro all’assalto della nuova Lega, trainata alle urne da Vannacci.

Ore 13:56 - La replica di Schlein: «Un’ora di discorso senza affrontare i problemi». Calenda: «L’idea di Meloni è la fine dell’Ue, la combatteremo»

Non si è fatta attendere la reazione di Elly Schlein alle parole di Meloni. «Un’ora di discorso senza nemmeno nominare la sanità pubblica e le infinite liste d’attesa che si allungano per i suoi tagli. Senza nemmeno citare i salari bassi, la precarietà, la sicurezza sul lavoro di fronte a 1041 morti nel 2023. Giorgia Meloni è nel paese delle meraviglie, seppellisce i problemi sotto un fiume di retorica», ha detto la segretaria del Pd. «“L’Italia è cambiata”, dice lei. Purtroppo sì, ma in peggio, basta chiederlo alle persone, basta stare in mezzo alla gente. Il problema è che la Presidente del Consiglio si divide tra palazzo Chigi e la propaganda di TeleMeloni, ha perso il contatto con la realtà».

Anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha attaccato Meloni: «La sua idea di Europa è la fine dell`Europa. Contro questo modello da “discepola di Orban” combatteremo alle elezioni europee. L’Italia è un grande paese fondatore dell’Ue, non l’Ungheria degli amici di Putin. Mobilitiamoci».

Ore 13:20 - Meloni: «È arrivato il momento di alzare la posta: facciamolo insieme, l’8 e 9 giugno è arrivato il momento di cambiare l’Europa»

Sulle note dell’Inno di Mameli si chiude la convention di Fratelli d’Italia:«Difenderemo anche in Ue le nostre eccellenze, i nostri confini, la nostra identità. Anche stavolta ci diranno che siamo dei pazzi che è una sfida impossibile da vincere. Ci hanno dato tante volte per sconfitti, ci hanno detto che eravamo destinati scomparire. Lasciateglielo dire. Mentre si crogioleranno in questa loro rassicurante speranza noi continueremo a lavorare come sempre fatto e chissà se anche stavolta riusciremo a smentire i pronostici. È arrivato il momento di alzare la posta, cambiamo anche l’Europa», conclude la premier Giorgia Meloni da palco di Pescara.

Ore 13:19 - Meloni: «Scrivete sulla scheda “Giorgia”. Io sarò sempre una di voi»

«Io sono stata sempre un soldato e questa sfida la combatterò in prima linea», aggiunge Meloni. E poi: «Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo alle europee. Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara... Ma io sono fiera di essere una persona del popolo. Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Io ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena. Mi interessa solo il giudizio dei cittadini, che rispetto e rispetterò sempre».

Ore 13:10 - Meloni: «Io candidata in tutte le circoscrizioni alle Europee»

«Ho deciso di scendere in campo di scendere in campo per guidare Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo», annuncia Meloni tra gli applausi. E poi: «C’è una grande sfida da portare avanti e nessuno può tirarsi indietro».

Ore 13:03 - Meloni si candida: «Manderemo la sinistra all’opposizione anche in Ue»

«Vogliamo mandare la sinistra all’opposizione anche in Europa, come in Italia», dice Giorgia Meloni annunciando la sua candidatura alle Europee. «Quando diciamo mai con la sinistra non è uno slogan a seconda delle convenienze, come altri hanno fatto, ma della nostra identità. Non ci sono mezze misure, prendere o lasciare», sottolinea la presidente del Consiglio dal palco della Conferenza programmatica FdI a Pescara.

Ore 12:54 - Meloni : «Noi oscurantisti per stesse cose che ora dice Draghi»

«Chi oggi plaude a Enrico Letta e a Mario Draghi bollava le nostre critiche come oscurantismo o negazionismo: la verità è che abbiamo sempre avuto ragione noi, non era negazionismo o oscurantismo, era banale realismo». Così Giorgia Meloni dal palco di FdI a Pescara.

Ore 12:52 - Meloni: «Idiozia suicida spingere le auto elettriche prodotte in altri Paesi senza regole»

È una «idiozia suicida» spingere le auto elettriche senza considerare che «l’elettrico è prodotto» in Paesi che «non rispettano neanche lontanamente i vincoli ambientali delle nostre aziende». Così Giorgia Meloni dal palco di FdI a Pescara. «Ci siamo battuti e intendiamo continuare a farlo - ha sottolineato - contro le follie ideologiche come quella di» non produrre più «auto a diesel e benzina nel 2023 nessuno nega che l’elettrico sia una parte della soluzione per la decarbonizzazione dei trasporti, io nego che possa essere l’unica perché sostenere il contrario è semplicemente un’idiozia».

Ore 12:44 - Meloni: «Sui migranti FdI è contro gli schiavisti, da Schlein serve una parola chiara»

«Bisogna seguire i soldi, bisogna attaccare i trafficanti al cuore. Ci dicano in Italia e in Europa, dove vogliono stare gli altri. Vogliono stare con noi, dalla parte di chi vuole combattere i nuovi schiavisti, o dalla parte dell’immigrazione illegale di massa che fa la fortuna di quella rete criminale. E lo chiedo in particolare alla segretaria Pd Elly Schlein: serve su questo una parola chiara». Così Giorgia Meloni dal palco di Fdi di Pescara.

Ore 12:36 - L’attacco di Meloni al Superbonus: «La più grande patrimoniale al contrario fatta in Italia»

Il superbonus è «la più grande patrimoniale al contrario mai fatta in Italia, una redistribuzione dalle fasce deboli alle fasce ricche. E poi ci si chiede perchè la sinistra va così forte nei quartieri chic, pieni di ricchi». Lo ha detto Giorgia Meloni, alla Conferenza programmatica di Fdi.

Ore 12:33 - Meloni: «Italia è tornata protagonista in Europa e centrale nel Mediterraneo»

«L’Italia è tornata protagonista in Europa, nel Mediterraneo, dopo anni di servilismo della sinistra e cerchiobottismo dei Cinquestelle». Lo dice la premier, Giorgia Meloni, chiudendo la Conferenza programmatica di FdI a Pescara. «L’Italia è tornata nel Mediterraneo, nel Mediterraneo allargato, ambito incredibilmente dimenticato per tanto tempo – aggiunge -. L’Italia è tornata in Africa ed è stata capace di fare da apripista per l’approccio non più predatorio o caritatevole, a cui oggi tutti guardano con interesse, grazie a noi».

Ore 12:23 - Meloni: «Per la prima volta un Papa al G7 per parlare di Intelligenza artificiale»

Giorgia Meloni sottolinea dal palco della Conferenza programmatica FdI che siamo praticamente alla vigilia della «prima volta di un Pontefice che partecipa a un G7, perché per la prima volta l’innovazione rischia di mettere a repentaglio la centralità dell’uomo e noi dobbiamo interrogarci su come si possa affrontare affrontandone i rischi e cogliendone le opportunità».

Ore 12:18 - Meloni: «Il Partito comunista esiste ancora, hanno tentato di tapparci la bocca anche qui a Pescara»

«Le idee fanno paura. Ho visto che il Partito comunista, esiste ancora, tanto per capire dove stanno i nostalgici dei totalitarismi, che ha presentato un esposto sulle autorizzazioni a questa manifestazione. Cercano sempre di tapparci la bocca, così potranno continuare a raccontare le menzogne. Fatevene una ragione: non è possibile impedirci di parlare di politica». Lo ha detto Giorgia Meloni, alla Conferenza programmatica di FdI.

Ore 12:13 - Meloni scherza: «Grazie a Salvini, anche se ci ha preferito il ponte»

«Grazie a tutti i leader di centrodestra di essere qui, grazie ad Antonio e grazie a Matteo» Salvini, «anche se ci ha preferito il ponte... Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare tempo e dedicarsi alla famiglia». Così la premier Giorgia Meloni aprendo il suo intervento alla kermesse di FdI a Pescara.

Ore 12:08 - Salvini: «Il governo andrà avanti fino al 2027, mettetevi l’anima in pace»

«Lo dico ai giornalisti: mettetevi l’anima in pace perché le prossime elezioni politiche saranno nel 2027, non un minuto prima. Questa squadra andrà avanti fino all’ultimo minuto dei giorni che ci hanno dato gli italiani per governare il paese. Poi è chiaro che ognuno ha la sua storia, la sua cultura e la sua provenienza politica». Lo ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini, in videocollegamento con la kermesse FdI a Pescara.

Ore 12:04 - Salvini dà forfait e si videocollega mentre passeggia con la figlia

Si è collegato dalla strada — in via del Corso a Roma, altezza Palazzo Chigi — Matteo Salvini, oggi unico leader del centrodestra assente alla kermesse di FdI a Pescara. «Ho fatto i conti e questa è l’ultima domenica che potevo dedicare alla mia famiglia prima del 9 giugno - ha detto, mostrando la figlia che camminava al suo fianco- a mia figlia, che viene da 4 giorni di febbre, e a mio figlio grande, che oggi ha una partita decisiva»

Ore 12:03 - Tajani: «Forza Italia leale, miope una competizione nel centrodestra»

«Sono venuto a portare il saluto di tutta Forza Italia, una forza politica che è e sarà sempre leale con i propri alleati. La lealtà è un valore che contraddistingue questa coalizione. Meglio avere un alleato leale che un finto amico che poi ti tradisce.Meloni sa che quando prendiamo un impegno lo manteniamo. E non è un caso che siamo gli unici partiti in Italia che hanno nel nome la parola “Italia”». Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani nel suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. E poi: «Fare una competizione tra i partiti del centrodestra sarebbe miope e sciocco»

Ore 11:59 - La Russa: «Lecito se Ilaria Salis pensa scappatoia con elezione Ue»

Ilaria Salis «ha diritto a un processo equo e giusto. Se poi ritiene che ci possa essere una scappatoia con le elezioni....scelta lecita e libera, ma non credo che serva moltissimo all’esito processuale». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa alla kermesse di FdI.

Ore 11:54 - La Russa: «Vannacci? Non ha un figlio disabile, sennò avrebbe capito che sciocchezza ha detto»

«Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza». Lo ha detto, parlando del generale Roberto Vannacci e delle sue frasi sulle classi separate per i disabili , il presidente del Senato Ignazio La Russa alla kermesse di FdI tra gli applausi del pubblico. La Russa tuttavia ha invitato a non criminalizzare il generale. Poi ha aggiunto: «Come fa un militare a contestare il suo ministro della Difesa? Per me è più grave di tutto il resto».

Ore 11:49 - La Russa e i libri di Scurati buttati nel cestino: «Ma il primo l’ho letto»

(di Monica Guerzoni, inviata a Pescara) I libri di Antonio Scurati li ha buttati nel cestino, tranne il primo (che dice di aver letto). E sul 25 aprile pensa che «la dittatura comunista è stata più feroce di quella fascista». Ignazio La Russa show alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Tocca al presidente del Senato scaldare la platea prima del comizio di Giorgia Meloni e la seconda carica dello Stato non spreca l’occasione e rispolvera il suo armamentario di battute, lazzi, affondi contro gli avversari politici. E riguardo il monologo di Scurati cancellato dalla Rai alla vigilia del 25 Aprile, La Russa aggiunge: «Lo avrei invitato lo stesso, ma senza fargli una lira».

Ore 11:22 - La Russa: «Il busto di Mussolini l’ho regalato a mia sorella»

Il busto di Mussolini «ora ce l’ha mia sorella, l’ho dato a lei che può tenerlo. Ma ho anche De Gasperi, ho cimeli di Mao, perché non potevo tenere un regalo di mio padre? Tra l’altro quella era una ripresa televisiva di 15 anni fa, l’hanno tirata fuori quando sono diventato presidente del Senato». Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.

Ore 11:22 - La Russa: «Sono “antifascista” se si intende “no deciso a dittatura»

«I valori in positivo della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c’è. Se» con la parola antifascista «si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista. Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ‘70 che è un’altra cosa».

Ore 11:07 - La Russa: «Al premierato avrei preferito una Repubblica presidenziale»

Il premierato «è meno invasivo di quello che a me sarebbe piaciuto di più», ovvero «una repubblica presidenziale con l’elezione diretta del presidente della Repubblica». Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla kermesse di FdI a Pescara. «Mi permetto di rendere omaggio a un grande presidente della Repubblica», Sergio Mattarella, «una persona diritta e giusta, con le sue idee non sempre coincidenti» con le mie «anzi, ma una persona che stimo e rispetto, oggi a maggior ragione».

Ore 10:57 - La Russa: dopo la mia foto a testa in giù mi ha chiamato Mattarella

Questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al presidente del Senato, Ignazio La Russa, per esprimere solidarietà dopo il post pubblicato su Facebook lo scorso 25 aprile da Michele Riondino. La chiamata è stata rivelato durante l’intervista che Bianca Berlinguer sta facendo a La Russa a Pescara in occasione della conferenza programmatica di FdI. «Gli ho detto: «Presidente non sono preoccupato, fossero questi i problemi, ma grazie del tuo meraviglioso pensiero, e di avermi espresso solidarietà. Grazie presidente Mattarella», ha spiegato il presidente di Palazzo Madama.

Ore 10:13 - Per la premier sarà una campagna istituzionale: pochi comizi in piazza

La campagna elettorale la farà soprattutto dal suo ufficio di Palazzo Chigi, per non dare l’idea che pur di superare il 26% incassato alle Politiche sia disposta a trascurare il governo del Paese. D’altronde la presidenza del G7 le dà già il massimo di visibilità e risonanza mediatica, come si è visto con l’annuncio che Papa Francesco sarà a giugno (in presenza) a Borgo Egnazia.

Ore 9:07 - L’attesa per la candidatura di Meloni alle Europee

La premier Meloni parlerà oggi alla kermesse di Fratelli d’Italia di Pescara per annunciare la candidatura come capolista in tutte e 5 le circoscrizioni. Il leader della Lega salvini non ci sarà per «impegni», quello di Forza Italia Tajani sarà presente. Nel discorso, limato fino a notte, la premier rivendicherà i risultati di questo primo anno e mezzo, nonostante due guerre in corso e la «botta» del Superbonus sui conti pubblici. Sventolerà le bandiere della flessibilità dei conti che pensa di aver conquistato a Bruxelles e della riforma del premierato, «la madre di tutte le riforme». Si dirà convinta che l’Italia con lei sta davvero cambiando l’Europa e «ha ritrovato il posto che le spetta tra i grandi». Prova ne siano i viaggi a Tunisi e al Cairo con Ursula von der Leyen, che per la premier hanno posto le basi per «un nuovo approccio sul contrasto al traffico di migranti».

28 aprile 2024 (modifica il 29 aprile 2024 | 08:58)

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